La sua formazione professionale inizia nel ristorante
di proprietà oltreché da esperienza lavorative esterne
e da contatti con i grandi chef dell’istituto Alberghiero
E. Maggia di Stresa, di cui ne è stato allievo e dai quali
ha assorbito, successivamente facendo sue, tendenze culturali e
indirizzi. Affina in seguito le tecniche culinarie presso alcuni
dei migliori ristoranti italiani, svizzeri e spagnoli, molti dei
quali di proprietà della famiglia materna. William Vicini,
come i grandi chef della sua famiglia, è un membro di “Euro-Toques”,
la Comunità Europea dei cuochi presieduta da Gualtiero Marchesi
e fondata sotto il patrocinio della CEE Dall’Italia e dai
maestri italiani apprende e si appassiona alla tradizione della
pasta, che unita a sapori più esotici riesce a superare
l’influsso dell’insegnamento, conferendo a piatti
autoctoni l’originalità e la tipicità propria
di ogni autore appassionato. Dalla Spagna, terra materna, derivano
esperienze e conoscenze legate ad una cucina dai sapori decisi
ed “energici”, caratteristiche proprie e consone del
suo popolo. Da qui la scelta di inserire nel ristorante di proprietà,
piatti quali: la paella, la zarzuela madrilena e molti altri che,
tradizionalmente poveri, diventa piatti capaci di suscitare viva
emozione. La conoscenza pratica e diretta acquisita nella Svizzera
d’oltralpe, ha affinato la tecnica per la realizzazione
di molti piatti e per l’avvicinamento di altri, ad esempio,
la lavorazione del “foie gras” con la marinatura nel
Sauternes francese, ma anche ai prodotti più italiani come
il tartufo. I preziosi insegnamenti della Svizzera francese, grazie
ad un grande chef, lo zio Denis Rossel.
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